Per le apparecchiature tecniche e per i vettori energetici per i quali effettuiamo studi sul loro impatto energetico ed ambientale nonché Controllo fluidi rigeneranti
Su aspetti legati alla sicurezza antincendio e alle interfacce con altre opere tecniche. questi studi si rivelano sempre più precisi grazie ad esperienze, analisi, prove e collaudi. da qui l’idea di redigere questa descrizione, necessariamente non esaustiva, della presentazione della materia e dell’evoluzione degli standard che regolano il relativo quadro normativo. che cos’è un fluido refrigerante?
un fluido refrigerante è un fluido o una miscela di fluidi con proprietà fisiche che consentono di utilizzare un ciclo di compressione/espansione per trasferire calore. i fluidi refrigeranti sono utilizzati negli impianti di refrigerazione (frigoriferi, congelatori, condizionatori, ecc.) e di riscaldamento (pompe di calore). i refrigeranti possono essere classificati in 3 famiglie principali:
fluidi organici puri: acqua, ammoniaca, co2, ecc. idrocarburi: butano, isobutano, propano, propilene, ecc. idrocarburi alogenati: clorofluorocarburi (cfc), idrofluorocarburi (hfc) e idroclorofluorocarburi (hcfc) e perfluorocarburi (pfc) criteri per la selezione di un fluido refrigerante la scelta del refrigerante avviene secondo diversi criteri: normativa in vigore (f-gas) utilizzo: aria condizionata, raffreddamento, refrigerazione industriale…
Criteri termodinamici: alto cop, alta temperatura critica, pressione adattata alle condizioni di utilizzo. criteri ambientali: gwp (potenziale di riscaldamento globale) criteri di sicurezza: tossicità, infiammabilità criteri economici: fattibile nel tempo, rapporto efficienza/prezzo la normativa il regolamento europeo, f-gas, sui fluidi refrigeranti comporta cambiamenti sostanziali nell’uso dei refrigeranti.
l’industria della refrigerazione e del condizionamento, e di conseguenza anche la filiera delle costruzioni, devono necessariamente adeguare le proprie abitudini per ridurre il proprio impatto ambientale. f-gas ha formulato regolamenti riguardanti il recupero, l’uso e la distruzione dei gas fluorurati. impone un programma per la riduzione graduale delle emissioni di gas serra entro il 2030. questo programma è stato impostato in base al potenziale di riscaldamento globale dei fluidi (prg o gwp in inglese).
il gwp è un indicatore della nocività dei gas in relazione all’effetto serra e per un dato tempo, il fluido di riferimento è la co2 il cui gwp è 1. ad esempio, 1 kg di r404a, miscela di hfc, ha un potenziale di riscaldamento globale equivalente a 3.922 kg di co2. un confronto semplificando il più possibile equivale a fare 58 volte milano-roma con una macchina di media taglia.
Secondo questo criterio un impatto decisamente inferiore è quello rappresentato dal gwp del propano, r290, equivalente a 3kgco2 equivalente che, invece, prevede una classificazione di sicurezza a3 (altamente infiammabile), ovvero 3 classi più “pericolose” di r404a, classificato a1 (non infiammabile).
per questo motivo molti paesi hanno già provveduto ad impedire o limitare l’uso dei refrigeranti sintetici di tipo cfc ed hcfc (protocollo di montreal, 1992) e stanno decidendo le sorti degli hfc a favore di refrigeranti con bassi o nulli opd e gwp.
tra questi ultimi alcuni fluidi naturali come l’anidride carbonica, l’ammoniaca, il propano ed altri idrocarburi. in ogni caso si tratta di fluidi non progettati per essere dei refrigeranti e per questo motivo meno efficienti dei refrigeranti sintetici e con alcune caratteristiche negative come la corrosività o l’esplosività. tuttavia non presentano gwp ed opd se non a livelli molto bassi e sono destinati ad essere i più utilizzati in futuro.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Assistenza Gruppo Frigo data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)